da motoinfo.it
Due cose stavano portando me e Federica a Gualdo Tadino, la mostra di Alfredo Santarelli, grande maestro dell'arte della ceramica e grande passione di Federica e l'allettante proposta, dedicata proprio a noi motociclisti, di un agriturismo della zona, con tanto di centro benessere, dotato di bagno turco con aromaterapia e cromoterapia, idromassaggi e massaggi vari e palestra.
Entrambi fanatici delle due ruote, siamo partiti da Roma con la nostra Ducati al mattino presto e ci siamo incanalati nel traffico della Diramazione Roma Nord fino quasi a Fiano Romano, dove abbiamo deviato a destra sulla Salaria .
Grazie al traffico ridotto e a qualche tirata del nostro motore desmo in poco tempo siamo arrivati a Rieti, il capoluogo di questa provincia chiamata anche Sabina.
Rieti č ritenuta, geograficamente, il centro d'Italia, ed č adagiata in una dolce pianura alle pendici del Monte Terminillo, la bellezza del paesaggio e la quiete dei luoghi, ne fanno una meta turistica abituale di noi romani.
La cittā č cinta da notevoli mure medioevali sulle quali si aprono le porte di Porta d'Arci, Porta Aringo, Porta Conca, Porta Cintia e Porta Romana; giunti all'interno si nota l'importanza del fattore religioso che puō contare sulla presenza dei quattro santuari Francescani di Greccio, Fonte Colombo, Poggio Bustone e La Foresta, meta costante di numerosi turisti.
Superata Rieti ci dirigiamo verso Terni costeggiando a tratti il fiume Velino, a Pič di Moggio facciamo una leggera deviazione per visitare il lago di Piediluco e le cascate delle Marmore, poco dopo, ritornati sulla statale, giungiamo a Terni, la prima cittā umbra che incontriamo.
Terni, detta anche la Cittā degli Innamorati, dato che san Valentino ne fu vescovo, č adagiata in un anfiteatro naturale circondato da colline verdi, il centro della cittā svela angoli inaspettati in cui interessanti testimonianze artistiche e monumentali del passato riportano ad altre epoche.
Da terni proseguiamo il nostro viaggio imboccando la SR3 in direzione Spoleto, dominata dall'alto dalla Rocca Albornoziana, passeggiata d'obbligo in questa cittā ricchissima di monumenti dove troviamo un ottimo ristorantino che ci serve dei prelibati strangozzi con salsa tartufata e cosciotto d'agnello scaloppato.
Soddisfatti risaliamo in moto e superato Campello sul Clitunno, Pissignano e Trevi giungiamo alla volta di Foligno, famosa per la statua lignea che rappresenta la Madonna del Pianto, di cui ancora oggi si celebra la festivitā nella domenica precedente alla festa di sant'Antonio nel mese di gennaio.
Poco oltre Foligno superiamo Nocera Umbra, cittā medioevale e famosa per la bontā delle acque, e qualche chilometro oltre troviamo la nostra meta, Gualdo Tadino e il lussuoso agriturismo che ci ospiterā per i prossimi tre giorni.