da motoinfo.it
La prima parte del nostro viaggio avviene da Città di Castello a Perugia per ammirare l'armonia di un paesaggio pieno di sorprese.
La valle da Città di Castello, l'antica Tifernum Tiberinum oggi famosa non solo per i suoi monumenti e i suoi musei ma anche per l’eccellente tartufo bianco, fino all'altezza di Perugia ha il nome di Valtiberina.
E' caratterizzata da un paesaggio dolce, per buona parte pianeggiante, segnato da basse colline e occupato da campi coltivati frammisti a boschi.
Le strade sono dolci con curve e saliscendi piacevoli da affrontare con le nostre moto.
In questa valle il Tevere ha un carattere ancora torrentizio, ma nella parte alta della valle si arricchisce delle acque del Niccone e dell'Assino e l'alveo, dopo Umbertide, diviene più largo.
Tenendoci sulla SP105 superiamo il bivio per Montone, Paese di origine medievale, e raggiungiamo Umbertide, seconda per importanza solo a Città di Castello. Qui ci fermiamo per una leggera colazione e ne aproffittiamo per visitare il caratteristico centro storico.
Il poco traffico di questa domenica mattina sulla strada Tiberina Nord ci fa giungere in un attimo a Perugia, celebre città d'arte ricca di storia e monumenti.
A Perugia saliamo sulla E45 direzione sud e con allegra rilassante andatura giungiamo a Todi dove una sosta è obbligatoria.
Todi, città di origine etrusca, sorge su un colle la cui cima supera di poco i 400 metri e da cui si può ammirare la valle del Tevere.
Rimaniamo in estasi ad ammirare la cittadina e le sue mura lunghe all'incirca 4 km, con tanto di porte e bastioni.
Il nostro tour in moto continua sulla ss448 con meta il lago di Corbara dove con voto unanime cerchiamo un posticino carino dove sopire gli appetiti che la gita ha ingigantito.
Compito tutt'altro che difficile, buona la scelta e piatti deliziosi, anche la parte economca ci lascia soddisfatti.
Dopo una breve sosta in riva al lago riprendiamo la ss448 fino al vicino bivio con l SS205 che imbocchiamo verso sud, superiamo Baschi, la Stazione di Castiglione e affrontiamo una strada più impegnativa con curve e controcurve talvolta strette altre molto larghe e veloci.
Sfioriamo Guardea, il suo Castello ed il caratteristico borgo sono le prime cose che catturano il nostro sguardo sguardo.
5 km e sulla sinistra troviamo Alviano dove facciamo una piccola deviazione per visitare l'Oasi naturalistica, una zona palustre di circa 900 ettari, un paradiso per gli animali di piccole dimensioni.
Ritornati sulla SS205 poco dopo oltrepassiamo Lugnano in Teverina che con le torri e le mura protegge il proprio centro storico.
Ancora pochi chilometri e raggiungiamo la bella Amelia, La cittadina sorge arroccata su un colle roccioso alle cui pendici si estendono distese di lecci ed ulivi, interrotti dal solo serpenteggiare del fiume Tevere.
La storia di Amelia si perde nella leggenda. Le sue mura ciclopiche risalgono al sesto secolo avanti Cristo: originariamente formate da immensi blocchi sovrapposti su di esse sono stati sovrapposti strati di epoca romana prima e medioevale successivamente.
Anche qui rimaniamo estasati davanti alla bella Porta Romana.
Il nostro viaggio turistico termina qui, imboccheremo la SP8 fino al casello di Orte della A1 dove ci saluteremo per fare rientro ognuno nella propria città.