Per la sua posizione naturale la Calabria è stata sin dall'antichità terra d'approdo per i popoli del Mediterraneo, in particolare tra il XIII° ed il XVI° secolo gli attacchi dei pirati Saraceni, degli Arabi divennero quasi quotidiani, interessando tutto il mezzogiorno d'Italia.
Furono gli Aragonesi prima e gli Spagnoli poi che crearono un dispositivo difensivo militare, fatto di grandi castelli e numerose torri d'avvistamento sulle zone costiere, che mantenne il mezzogiorno d'Italia nell'orbita delle grandi corone europee, evitandone il controllo da parte di civiltà ostili per cultura e religione.
Ancora oggi restano imponenti queste maestose fortezze a testimonianza del passato, l'itinerario si propone di visitare quelle meglio conservate, ammirandone l'architettura militare di chiaro stampo Aragonese.
Crotone:
Antica colonia Achea fondata nel 709 a.C. dall'Ecista Miscello di Ripe, ha dato ospitalità a Pitagora che proprio qui eresse la sua famosissima scuola filosofica e matematica.
Il suo maestoso castello (il più grande dell'Italia meridionale) fu ampliato e potenziato nella sistemazione attuale dagli Spagnoli per volere del Re Carlo V°, facendone uno dei manieri più possenti d'Europa.
Isola di C. Rizzuto:
In località Le Castella sorge la piccola fortezza Aragonese costruita intorno ad una torre di avvistamento Angioina. La meticolosa opera di restauro alla quale è stata recentemente sottoposta, ha riportato questa splendida fortezza alla sua struttura originaria, di per se a pianta irregolare, facendone una delle più belle e suggestive della Calabria, che sorge su di un isolotto antistante e staccato dalla terraferma.
Belvedere Marittimo:
Il castello Aragonese di Belvedere Marittimo, fu voluto direttamente dal Re Ferdinando d'Aragona negli anni 1490 e seguenti, che fece aggiungere due torri merlate alla maniera guelfa. Oggi, inserito tra i monumenti dell' "Italia in Miniatura" a Rimini, è stato dichiarato monumento nazionale e conserva intatte le due splendide torri merlate.
Pizzo Calabro:
Anche il castello di Pizzo Calabro, costruito per volere del Re Ferdinando d'Aragona in concomitanza con quello di Belvedere Marittimo e di Castrovillari, è stato dichiarato nel 1892 monumento nazionale. Divenuto altresì famoso perchè qui fu detenuto Gioacchino Murat che vi trovò la morte.
Reggio Calabria:
Fu comunque Ferdinando I d'Aragona, nel 1458, a far eseguire le modifiche più consistenti al maniero, che raggiunse così il massimo ampliamento. I lavori aggiunsero al castello le due possenti torri cilindriche, il fossato, il rivellino sul lato orientale e l'acquedotto.
Ulteriori fortificazioni furono aggiunte tra il 1540 ed il 1553 da Don Pedro da Toledo, Viceré di Napoli, su preciso incarico di Carlo V.