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www.motoinfo.it Porto di Chiavari ore 7.30 del mattino, davanti allo Yachting club sono posteggiate tre moto, i relativi proprietari stanno sorseggiando tranquillamente il caffè. I tre siamo noi, Roberto (chi scrive), Gunther e Giuliano.
Giuliano ed io siamo dei fanatici di moto e di barche a vela; Gunther è tedesco, fanatico di moto, e comandante di un enorme e bellissimo panfilo a vela ormeggiato gran parte dell'anno nel porto di questa nostra bellissima cittadina della Riviera Ligure.
Dimenticavo di dirvi che tutti e tre oltre alle barche e alle moto coltiviamo il rito della buona tavola.
Gunther è il fortunato proprietario di una Kawaski Z 1000 color arancio, è convinto che in altri colori passerebbe innosservata, Giuliano ha una stupenda Brutale 910R ed io una Monster S4R; il motivo di questa nostra riunione allo Yachting club è una gita al passo della Cisa e alla ricerca di qulche buon piatto di funghi.
Partiamo in direzione di Sestri Levante godendoci ad andatura moderata il mare e il sole tiepido di questa stagione di inzio autunno, deviamo a sinistra per Casarza Ligure, superiamo affrontando i primi saliscendi Castiglione Chiavarese con le sue rocce scolpite dal torrente Petronio.
La strada è molto scorrevole, pochissimo il traffico che incontriamo, e in un attimo superiamo San Pietro Vara incanalandoci nella Valle del fiume Vara, la piccola Loira ligure.
Da li giungiamo a Varese Ligure, dove tutti e tre facciamo rifornimento di benzina per le prossime salite.
Infatti fatti pochi chilometri, lasciata alle spalle la Liguria ed entrati in Emilia, inizia la salita al Passo Cento Croci, una delizia di curve, tornanti, salite e piccole discese dove finalmente riusciamo a scaldare un po i nostri motori.
Sosta di rito sul passo e di nuovo giù verso Tarsogno, Codogno, Campi e Borgo Val di Taro.
Borgo Val di Taro si estende in un'ampia conca sulla sinistra del Taro e i suoi boschi di castagni e faggi sono ricchi di ricercati funghi, soprattutto porcini, ma è solo metà mattinata e la Cisa ha il sopravvento sui nostri stomaci.
Il nostro tour in moto continua, attraversiamo Ostia Parmense e a Ghiare voltiamo a destra verso Berceto e la Cisa. Piccola sosta per riordinare le idee e via, finalmente davanti a noi si estende la salita al Passo della Cisa.
All'improvviso la strada si riempe di moto di ogni tipo, il fascino della Cisa ha molti seguaci, e Gunther, con la sua Kawa arancio, finalmente può sfogarsi a infilare con pieghe da drizzare i capelli blasonate supersportive.
Il manto della strada non è perfetto, ma l'andrenlina dei tornanti e il sibilo dei nostri motori non ci fanno sentire i sobbalzi e in un attimo siamo sul passo.
La discesa verso Pontremoli, siamo entrati in Toscana, ci riserva un manto stradale perfetto, ma ormai Gunther, il nostro apristrada, è tutto intento a cercare un posticino tranquillo dove gustare finalmente i funghi della zona.
Tra Pontremoli e Filattiera ne adocchiamo uno a parere nostro adatto e tra insalitine di porcini, tortini ai funghi porcini, pappardelle ai funghi, funghi porcini alla grglia con prezzemolo, solo il dolce si salva dal re del bosco.
Anche il vino della casa è ottimo, ma il viaggio è ancora lungo, quindi ci ripromettiamo di tornare sul luogo in altra circostanza.
Di nuovo in moto, tra boschi e ruscelli, scendiamo verso Villafranca in Lunigiana, Aulla, rientriamo nella nostra Liguria a Santo Stefano di Magra, superiamo Sarzana, Pieghiamo a destra verso Lerici, nostra prossima e ultima tappa di questa gita.