Topic: CASENTINO, TRA FIRENZE E AREZZO  (Read 997 times)


Offline king

  • Mc Leoni di Calabria
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    • Mc Leoni di Calabria
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« on: 01 December 2009, 12:14:19 PM »
da motoinfo.it
     
Alle 8 e 30 finalmente ci incamminammo, a fare da battistrada Roberto con la sua Electra-glide e la sua zavorrina Samanta, la rea confessa della nostra attesa durata più di un'ora sul Lungarno Cristoforo Colombo. Il nostro è un piccolo gruppetto di amici, formatosi per una passione comune, l'Harley-Davidson, siamo in sette, più naturalmente le nostre compagne. Le nostre moto sono tutte del famoso marchio di Milwaukee, si va dalle Elctra-glide di Roberto e Luigi, alle Softail di Marco e Federico e alle Road King di Francesco, Giulio e naturalmente quella del sottoscritto.

Costeggiando l'Arno ci lasciamo ben presto alle nostre spalle Firenze, la nostra città, in direzione di Pontassieve, da dove imbocchiamo la SS70, che ci porterà alla nostra meta, il Casentino.

Il Casentino è una delle quattro vallate principali in cui è suddivisa la provincia di Arezzo.
È la valle in cui scorre il primo tratto del fiume Arno, che nasce dal Monte Falterona.
Il Monte Falterona, assieme al Monte Falco, costituisce infatti il limite settentrionale della vallata, ai confini con la Romagna.

L'Alpe di Serra e l'Alpe di Catenaia separano, a Oriente, il Casentino dall'alta Val Tiberina. A Ovest il massiccio del Pratomagno lo separa dal Valdarno Superiore.
I rilievi occidentali del complesso del Monte Falterona, infine, separano la valle dal Mugello.
Il paesaggio, affascinante, varia dalle grandi foreste delle zone di montagna alle zone pianeggianti e collinari del fondovalle.

Zona di confine, la valle ha visto contrapporsi le popolazioni dei Longobardi, dei Goti e dei Bizantini, che hanno segnato il territorio con fortificazioni, il numero delle torri, dei fortilizi dei castelli residenza e dei borghi fortificati supera le 60 unità.

Tra bellissime colline e dolci saliscendi superiamo Borselli, il passo della Consuma, con grande divertimento per la moltitudine di curve, e nello sperone tra l’Arno e il Solano, a Borgo alla Collina, dove sorge il castello dei Guidi, deviamo a destra dal nostro itinerario programmato per raggiungere Castel San Niccolò, il paese della pietra serena.
Superiamo Strada, dove troviamo decine di scalpellini e cave di materiale pregiato; da cui qui si estrae la Pietra Serena, cristalli di quarzo con cemento argilloso.
Il colore, il calore, la naturalezza di questo materiale caratterizzano il paesaggio toscano nel mondo.

Poco più avanti ammiriamo il Castello di San Niccolò, altra rocca dei Conti Guidi, e risalendo il corso del torrente e oltrepassato l’abitato di Prato entriamo in un mondo a se, in un insieme di valli ognuna delle quali è un microcosmo.
Cetica, Battifolle, Caiano, Ristonchi, Garliano, Pagliericcio, Rifiglio offrono chiese, fortificazioni ma soprattutto ambienti e ritmi di vita altrove scomparsi da tempo.

Tornati a Borgo alla Collina, presi da improvviso appetito ci fermiamo in un caratteristico ristorantino gestito da una copia simpaticissima, dove gustiamo un ottima Acquacotta alla Stiana, della Scottiglia di Penna e Funghi in Umido e un buon Amaro Casentino chiude questo nostro primo ottimo pranzo.

Di nuovo in sella giungiamo a Poppi che si può sicuramente considerare il gioiello del Casentino e il suo castello il simbolo.
Il suo centro medievale è posto alla sommità di un colle ed il Castello dei Conti Guidi, ben visibile da molte zone del Casentino, padroneggia sul paese e buona parte della valle.

Subito dopo superiamo Bibbiena, il centro più grande del Casentino e che possiamo considerare il capoluogo di questa valle, da qui voltiamo a sinistra verso Gressa, Banzena e Chiusi della Verna, famosa per ospitare il Santuario della Verna, dimora di san Francesco dove in questo luogo il santo ricevette le stigmate.
Il santuario si trova sulla parte meridionale del monte Penna.

Qui, a Chiusi della Verna, raggiungiamo l'agriturismo in cui avevamo prenotato, passando due giorni tra gite e camminate nel Parco delle foreste Casentinesi e abbuffandoci di tutte le meraviglie culinarie del luogo.

Il nostro viaggio riprende dopo la sosta in direzione di Pieve Santo Stefano, San Sepolcro e Anghiari, uno splendido borgo medioevale che merita di essere visitato.

Attorniato da pievi e castelli Anghiari, bastione inviolabile grazie alle potenti mura duecentesche, gode del meraviglioso scenario dell’Alta Valle del Tevere, anfiteatro naturale denso di spiritualità francescana.
Le sue piazzette e vicoli stretti ospitano botteghe antiquarie e laboratori di restauro del mobile; le torri e le chiese conservano capolavori di pittura e di scultura.
Tutto il centro storico offre ad ogni angolo scorci panoramici e prospettive mozzafiato.

Lasciata Anghiari ci dirigiamo verso Arezzo, meta della nostra seconda tappa, dove passeremo la notte in un ospitalissimo hotel.

Il giorno dopo ci vede sulla strada del ritorno, superiamo la medioevale Quarata, Castiglion Fibocchi, San Giustino Valdarno, Loro Ciufenna e a San Giovanni Valdarno imbocchiamo l'autostrada A1, direzione nord. In pochi minuti e in grande comodità, le nostre grosse bicilindriche ci riportano a casa.
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