da motoinfo.it
Casello autostradale di Battipaglia, è una mattina di metà giugno, una piccola concentrazione di moto si forma via via con l'arrivo di tutto il nostro gruppetto. Un gruppetto formatosi facendo conoscenza nella rubrica "Compagni di viaggio" proprio di questa rivista che ora ospita il racconto di un nostro bellissimo week-end.
Vi chiederete perchè tutti al casello di Battipaglia, semplice, Cosimo, ovvero io, abito li e a tutti sembrò ovvio iniziare da li.
Era già da un mese che preparavamo questa gita, tutti eravamo d'accordo nella meta, il "parco delle meraviglie" il Parco nazionale del Cilento. Finalmente eravamo riusciti a far combaciare tutti i nostri impegni di lavoro e personali ed eravamo pronto all'avventura e tutti presenti nella piccola piazzola di parcheggio del casello dell'autostrada E45.
Toccò a me guidare il gruppetto fuori da Battipaglia e imboccare la SS18, lasciando indietro gli agglomerati della città e con una andatura sostenuta su una strada molto scorrevole attrversiamo la zona agricola che si estende fino ad Agropoli e al mare.
Agropoli con la sua rupe che Ungaretti celebrò con i suoi famosi versi “...E che cos’è quell’alta rupe che ci appare lastricata fino in cima da campicelli come da un’elegante geometria? E perché l'erba, quasi azzurra su quella rupe, trascolorisce irrequieta, come da un sottopelle di tatuaggio a una scorticatura smaltata? Ne vedrò più tardi l’altra anca, nuda e scabra: è la Punta d’Agropoli, e, come un canguro, sulla sua pancia, nascondendola al mare, porta la sua città: un’unica strada che le case fanno stretta, che bruscamente diventa quasi verticale, e ci offre una prospettiva di gente sparsa in moto”... Parole nella storia che rendono immortale la bellezza di questa cittadina campana.
Dal centro di Agropoli voltammo in viale San Pio X verso Marotta, Archi e San Pietro; siamo dentro al parco e subito siamo accolti da un’atmosfera quasi magica, fuori dal tempo, una esperienza unica per gli amanti della natura e della cultura.
Nei piccoli centri che incontriamo sono passate storie di briganti e di grandi battaglie risorgimentali, grandi paesaggi si alternano a corsi d’acqua, colline in declivio, montagne che scalano il cielo e paesi le cui chiese ed i cui palazzi gentilizi scrivono la storia della comunità a chi sappia leggere nelle pietre sacre del passato, sono l’offerta unica e rara che un territorio esteso e racchiuso nello stesso tempo è in grado di offrire a chi lo percorre con occhio acceso di curiosità.
Curve dopo curve le nostre moto ci portano di nuovo al mare, a Santa Maria di Casellabate, una delle poche spiagge a meritarsi la Bandiera Blu. Una sosta e un bagno è d'obbligo in una giornata di sole come quella di ogg, e come tutti sanno le nuotate portano appetito.
Anche il nostro gruppo di motociclisti è molto sensibile alla buona cucina, trovare un buon posticino dove gustare prelibati prodotti tipici della zona non è un compito difficile, l'ospitalità e i prezzi fanno da ottimo contorno.
Risaliamo in moto e percorriamo la SS267 attraversando un altro magnifico entroterra composto da boschi vetusti, fiumi, torrenti, laghetti, stagni, antiche coltivazionie piccoli insediamenti rurali.
Pochi chilometri e davanti a noi ricompare il mare, questo alternarsi dei paesaggi è una cosa magnifica, una magia di bellezza.
Percorriamo con calma la costa del Cilento superando Agnone, Acciaroli, Castellamare di Velia, Marina di Ascea, Caprioli fino a Palinuro. Palinuro con le sue incantevoli dspiagge e le tantissime piccole insenature, baie nascoste e grotte marine.
Proprio le bellissime grotte marine rappresentano una grande attrazione, la Grotta Azzurra deve il suo nome ai giochi di luce creati da un condotto a 20 metri di profondità che permette la penetrazione della luce solare.
La Grotta d’argento deve invece il suo nome ai riflessi argentei provocati dal calcare depositato sul fondo, mentre la Grotta del sangue deve il suo nome a piccole alghe rosse.
La Grotta dei Monaci mostra ai tanti visitatori delle formazioni calcaree che assumono la forma di monaci in preghiera.
Il resto del nostro week end promette bene, siamo circondati da moltissime strutture agrituristiche che sanno offrire un turismo di qualità, un turismo che permette di riscoprire i luoghi e le tradizioni, insieme a quelle legate all’artigianato, per gli amanti di una vacanza speciale e ricercata. A noi la scelta, ma siamo sicuri che qualsiasi sia, l'ospitalità sarà perfetta.