Topic: PASSO DELLA FUTA E RATICOSA, DA BOLOGNA A FIRENZE  (Read 988 times)


Offline king

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« on: 01 December 2009, 12:14:58 PM »
da motoinfo.it
     
Era da tempo che la nostra comitiva voleva andare alla scoperta dei musei e dei monumenti di Firenze. Fu Guido a lanciare l'idea entusiasmante: andiamoci, ma attraverso una strada famosa ai motociclisti, la statale che collega Bologna a Firenze attraverso i mitici passi della Raticosa e della Futa. E così fu, un mattino ci demmo appuntamento e il nostro tour ebbe inizio.

Da Bologna Imbocchiamo la via Emilia, in direzione Imola, dopo pochi chilometri, superati San Lazzaro, la Cicogna e Idice, subito dopo il ponte sul torrente Idice, prendiamo a destra per Monterenzio e la SP7, che ci porterà al passo della Raticosa.

Superiamo Ca' de Mandorli, discoteca alternativa molto frequentata di notte dai giovani bolognesi, incontriamo Castel de' Britti con il suo paesaggio ricco di Calanchi, e la strada scorre via veloce con lunghi rettilinei e poche curve dove ci lasciamo un po ad andare con l'accelleratore.

Superiamo Cavaliera, Mercatale, La Noce, Casella di Monte Armato, Pizzano, Ca Rocca e arriviamo a Monterenzio, il paese più grande che si incontra lungo questa strada.
Da qui in avanti la strada si fa impegnativa, con numerose curve impegnative, alcune anche a gomito e anche qualche lungo rettilineo in cui si può raggiungere una buona velocità.

Dopo un altro lungo rettilineo, incomincia un tratto impegnativo che, curva dopo curva, ci porta fino al Passo della Raticosa, passiamo La Palazza dove, sulla sinistra, c'è l'ingresso principale per il Parco La Martina, quindi Frassineta e, dopo altri 3 km, lasciamo l'Emilia Romagna ed entriamo in Toscana, questi ultimi chilometri del passo sono i più belli, attraversiamo paesaggi d'alta montagna.

Scendiamo velocemente dal passo attraversando Pietramala e continuando sempre sulla SS65, passiamo Selva e iniziamo al salita verso la Futa, la strada presenta curve di vario genere e brevi rettilinei, tirando un po il gas e strusciando il ginocchio sull'asfalto ci si può togliere delle belle soddisfazioni.

Sul passo possiamo notare un lungo muro, edificato nell'antichità per difendere i viaggiatori dalle tempeste di neve e dal forte vento e sulla sinistra il cimitero militare tedesco, ospita le salme di soldati caduti durante l'ultimo conflitto mondiale. Dal passo possiamo ammirare ampi panorami sui versanti Romagnolo e Toscano dell'Appennino e la vetta del Monte Gazzaro.

Affrontiamo la discesa con calma, ora il nostro obiettivo è qualche ospitale ristorantino dove rimpizzarsi con le specialità locali.
Dopo un buon pranzetto a base di fiorentina e funghi proseguiamo la nostra strada verso Barberino del Mugello, ci fermiamo per ammirare il famoso circuito, e poi percorriamo l'ultimo pezzo di strada verso Firenze.
Attraversiamo Novoli piegando a destra verso Campomigliaio, Tagliaferro, Vaglia, Pratolino fino ad entrare in città.

Li ci aspetteranno due giorni, ospiti di un delizioso B&B trovato proprio sulle pagine di questo portale, dedicati alla visita di musei e monumenti.
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"Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un solo passo." Lao-Tzû