Topic: Calabria - Il Monachesimo medievale  (Read 1045 times)


Offline king

  • Mc Leoni di Calabria
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    • Mc Leoni di Calabria
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« on: 01 December 2009, 17:25:32 PM »
da giroscopio.com

 A partire dal secolo VIII° d.C. in seguito alle persecuzioni iconoclastiche avviate dagli Imperatori di Bisanzio, parte un vero e proprio flusso migratorio di monaci orientali verso l'Italia meridionale ed in particolare verso la Calabria.
In cerca di libertà religiosa e di riparo, questi monaci si rifugiarono nelle montagne della Sila e dell'Aspromonte costituendo gruppi di fedeli e costruendo Abbazie, Chiese e Monasteri che diedero origine ad un vero e proprio fenomeno chiamato il Monachesimo medievale che proprio in Calabria ebbe le più belle espressioni artistiche e religiose. Pare che nella regione oltre mille furono le chiese ed i conventi eretti da questi gruppi monastici, spesso con l'appoggio della chiesa di Roma in disaccordo con quella di Bisanzio, e dei nobili locali convertitisi al Cristianesimo.
L'itinerario si propone di visitare i maggiori centri monastici Calabresi e quelli che ancora oggi si conservano meglio dando manifestazione di quella cultura e di quell'arte spesso orientaliggiante.
Serra San Bruno:
Brunone di Colonia si stabilì nell'estate del 1089, insieme ai suoi seguaci, in una località dell'Aspromonte nei pressi di Stilo e Bivongi con l'intento di fondare un ordine monastico immerso nella tranquillità di quei stupendi paesaggi.
Il Conte Ruggiero donò loro i terreni circostanti che avevano il nome di Serra Santo Stefano, Brunone ed i suoi vi costruirono La Certosa che fu la seconda in Italia dell'ordine dei Certosini. Oggi della vecchia Certosa distrutta dai terremoti del 1783 rimangono le mura perimetrali, la grande facciata d'ingresso in stile Rinascimentale, il chiostro rettangolare seicentesco ed il vecchio cimitero dei Certosini.
Soriano Calabro:
Il Convento dei Domenicani di Soriano, fondato nel 1510, diventò nel Sei e Settecento uno dei centri religiosi più importanti del Regno di Napoli, nel santuario, infatti, si custodisce una veneratissima icona di S. Domenico, ritenuta di celeste pennello, che il 15 settembre del 1530 sarebbe stata consegnata dalla Madonna apparsa al frate converso Lorenzo da Grotteria.
Purtroppo il terremoto distrusse buona parte dell'imponente complesso monastico, ma oggi nel nuovo complesso e nella chiesa del XVIII° secolo si conservano opere d'arte e oggetti preziosi di eccezionale fattura.
Paola:
Sviluppatosi intorno al luogo dove il Santo San francesco di Paola fondò nel 1435 una Cappella dedicata a San Francesco d'Assisi, è un posto suggestivo che emana un profondo senso di spiritualità.
I restauri effettuati nella chiesa del Santuario di San Francesco di Paola tra gli anni 1961-72, hanno consentito di individuare le principali fasi di costruzione dell'attuale Basilica. Il Monastero ha subito grossi ampliamenti nei secoli XIX° e XX° che lo hanno reso uno dei più imponenti della Calabria.
San Giovanni in Fiore:
L'abbazia Florense di San Giovanni in Fiore, fu fatta costruire da Gioacchino da Fiore intorno al 1200 circa. Nonostante i molti rimaneggiamenti, essa conserva la severa austerità dello stile romanico. Sulla facciata presenta un maestoso portale formato da fasci di sottili colonne, con capitelli riccamente decorati da palmette e foglie.
La chiesa è a una sola navata a capriate, con volte nel transetto e nelle absidi. L'altare maggiore, di G. Battista Altomare, è in tardo stile barocco: su di esso sono collocate una pregevole statua lignea di S. Giovanni Battista, patrono del paese, e alcune tele di Cristoforo Santanna, del XVIII secolo. In corrispondenza dell'altare maggiore si trova la cripta, restaurata nel 1929, che custodisce l'urna contenente le spoglie di Gioacchino da Fiore.
Altomonte:
La fondazione del Convento di Altomonte risale agli anni intorno al 1350 d.C. ad opera della Contessa Covella Ruffo che lo volle edificare per porre rimedio alla distruzione di un altro convento da lei voluta per vendicare un torto subito.
Il convento divenne presto casa madre della riforma Domenicana, nonchè centro calabrese degli studi dell'ordine Domenicano, nel 1589 ebbe come illustre ospite il filosofo Tommaso Campanella, la cui permanenza è ancora ricordata con una incisione.
Morano Calabro:
Il monastero di S. Bernardino, costruito agli inizi del 1400 nella parte bassa dell'abitato di Morano, rappresenta uno degli esempi di arte conventuale meglio conservati in Calabria.
La chiesa annessa al complesso e' a navata unica, e presenta un imponente portale di pietra gialla, con quattrocentesca porta lignea; tipico e' il campanile a pianta quadrata, incantevole il chiostro disegnato a loggette.
All'interno la chiesa e' un autentico trionfo del legno: il soffitto carenato di tipo veneziano del 1538, il bel crocifisso quattrocentesco che sovrasta l'altare, il seicentesco coro.
Inoltre essa custodisce un prezioso polittico di Bartolomeo Vivarini del 1477, una statua dorata di S. Bernardino del XVII° secolo, una coeva tela di Daniele Russo raffigurante l'Immacolata, e diverse altre opere dei secoli XV° e XVI°.
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