L'impero Bizantino ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo storico e culturale della Calabria e della Sicilia, mantenendo tali territori sino all'avvento dei Normanni nel corso del XII° sec. L'intera produzione culturale è stata fortemente influenzata dai canoni architettonici, artistici della cultura Greco-Bizantina che si era arricchita di elementi Arabeschi ed orientali.
Per maggiori informazioni sull'impero bizantino:www.imperobizantino.it
Nel corso dei secoli IX°, X°, XI° i Monaci, e gli Eremiti provenienti da oriente, in disaccordo con la chiesa Bizantina, trovarono rifugio presso le montagne Calabresi edificando Monasteri e chiese tra le più belle esistenti grazie anche all'appoggio della Chiesa di Roma e dei Nobili locali convertiti al Cristianesimo.
L'itinerario si propone di visitare quei centri che maggiormente hanno subito l'influsso della cultura Bizantina e che ancora oggi ne conservano tracce e testimonianze riscontrabili non solo nei reperti artistici ed architettonici, ma anche nel costume e nelle tradizioni locali.
Rossano:
Rossano rappresenta una vera miniera artistica di cultura Bizantina, infatti il centro, nato probabilmente come porto della Sybaris Ellenica, ebbe grande splendore intorno al IX e X secolo d.C. Durante la dominazione Bizantina infatti Rossano fu eretta a Capoluogo del Thema di Calabria (organizzazione politico-amministrativa che reggeva le province Italiane dell'Impero di Bisanzio), vi era situata la dimora del Governatore Bizantino e la Diocesi Greco-Bizantina più importante d'Italia.
Il declino della città iniziò con la conquista Normanna della Calabria e la scomparsa dei domini Bizantini, ma oggi rimangono tracce artistiche di primo ordine di quel passato glorioso e ricco che un po rivive nel Codex Purpureus, evangelario miniato con caratteri in oro del VI° secolo d.C., nella chiesa di S. Marco e nella effige della Madonna Achiropita, anch'essa di origine Bizantina.
Lungro:
Intorno al 1482 alcuni profughi Albanesi in fuga dall'invasione Turca, s'insediarono presso un piccolo borgo preesistente dando origine all'odierna Lungro. In pochi decenni il borgo s'ingrandisce divenendo uno dei più importanti centri della Comunità Italo-Albanese di Calabria, conservando oltre al dialetto Grecofono, anche il rito Greco-Bizantino.
Tanto che nel 1919 il Papa Benedetto XV riconosce ufficialmente la Diocesi Greca di Lungro che raccoglie sotto la giurisdizione di un solo Vescovo tutte le Comunità Italo-Albanesi d'Italia praticanti il rito Greco-Bizantino.
Stilo:
Fondata dai lokresi all'epoca dell'invasione dei Siracusani di Dionisio, Stilo acquisisce importanza politico-amministrativa nel X° secolo d.C., divenendo con Rossano una fedele fortezza Bizantina. Fu infatti una delle ultime città d'Italia a cadere sotto il controllo dei Normanni, dopo una gloriosa battaglia. Nei suoi dintorni ancora oggi restano le Grotte Eremitiche e Laure che accolsero i Monaci Orientali.
La chiesa Cattolica in stile Bizantino, gemella della chiesa di San Marco a Rossano, costruita nel X° secolo, rappresenta un gioiello dell'architettura Bizantina.
Gerace:
Anch'essa fondata dai Locresi (ma nel IX° secolo d.C.) questa volta per sfuggire all'eccidio compiuto dai Saraceni durante le loro scorrerie nel mediterraneo. Anche Gerace (definita la perla dello Ionio) conserva memorie stupende della dominazione Bizantina, la più imortante ed imponente resta la famosa Cattedrale dell'Assunta edificata intorno al X° secolo d.C. che resta ancora la Cattedrale più grande di Calabria.
Santa Severina:
La città di santa Severina si trova nell'entroterra del Marchesato di Crotone, posta sopra una piccola altura dalla quale s'intravede uno splendido panorama. Fu importante centro Bizantino fino al XI° secolo quando fu conquistata dal Normanno Roberto il Guiscardo che vi edificò uno dei castelli più imponenti e spettacolari della Calabria. Nel museo Diocesano si possono osservare oggetti sacri d'arte bizantina davvero pregevoli.