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Sulle strade della Toscana abbiamo potuto verificare come la nuova versione della GT di Kawasaki cancelli in un colpo solo le imperfezioni della sua antenata e si converta nella più sicura e completa moto da strada del momento.
Caricare la squadra di Gore-Tex perché vai alla presentazione di un nuovo modello sapendo che ti attendono la pioggia e il freddo non è molto divertente, ma il tempo è l'unica cosa che non può essere pianificata. Alla fine siamo saliti su una moto che in pochi minuti ci ha fatto dimenticare il clima e il terreno freddo, umido e a tratti sporco, e inoltre ci ha protetti dal vento e dall'acqua come poche moto riescono a fare.
Cambiamenti dichiarati
La precedente versione della GTR era una buona moto, una stradale a un prezzo migliore, ma giunta con alcuni aspetti che devono ancora essere perfezionati per potersi confrontare nel comportamento e nella capacità stradale con le moto di punta di BMW, marchio considerato il re del segmento per eccellenza. Quando parliamo di cambiamenti dichiarati è perché quelli annunciati nella parte ciclistica sono minimi, tanto che sulla carta dovrebbero essere praticamente impercettibili: un nuovo pneumatico anteriore con una maggiore superficie, un precarico molla ammortizzatore iniziale più elevato e un nuovo sistema K-ACT di assistenza in frenata, mentre dischi, pinze, pompe e freni sono gli stessi che conoscevamo. Più tardi discuteremo di come funziona tutto questo, ma possiamo già anticiparvi che la 2009 e la 2010 sono molto diverse nel comportamento in diverse sezioni. E lo diciamo con certezza, dato che Kawasaki si vanta talmente tanto della sua nuova creatura che ci ha messo a disposizione moto di entrambe le versioni, pronte per essere confrontate faccia a faccia. Da un lato è una prova che riconosce che alcuni aspetti della GTR dovevano essere corretti, e al tempo stesso si dimostra che non possiamo che dare ragione all'azienda quando si complimenta con se stessa per il lavoro fatto.
Motore perfezionato
Anche se non si prevedono cambiamenti negli elementi meccanici interni, il comportamento del motore della GTR è molto migliorato. L'iniezione ora è molto morbida. Ad ogni marcia si può aprire dal minimo senza che dia colpetti o che si mostri ruvida, e aprendo e chiudendo non si percepiscono tiri dall'albero a gomiti. Niente a che vedere con il modello precedente, che scalciava in basso causando qualche esitazione nello riprendere l'acceleratore su asfalti complicati da curve molto lente. E se parliamo di risposta morbida, dobbiamo parlare del buon lavoro del KTRC, il primo controllo di trazione della ditta. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione della differenza di velocità di giri tra le due ruote, per le quali utilizza i sensori dell'ABS, oltre alla lettura del pick-up (l'unico parametro determinante nel caso del KIMS della ZX-10R).
La grande novità è che, diversamente dal sistema sviluppato per altri modelli, il controllo dello slittamento della ruota posteriore non si realizza solo ritardando l'accensione e/o tagliando l'iniezione, ma si gioca allo stesso tempo con il flusso d'aria che raggiunge l'ammissione a forza di modificare l'apertura delle farfalle secondarie. Il risultato è eccellente, un tocco appena percettibile ai comandi tramite l'intermittenza della relativa spia luminosa. Il sistema può essere disconnesso a piacimento, ma a dire il vero una GT caricata al massimo, con due persone a bordo, e che mette in movimento nell'insieme circa 500 kg, ha bisogno del controllo di trazione e dell'ABS per evitare inutili paure in situazioni delicate. Poiché in fondo il KTRC non è altro che un software complesso che si combina con le risorse già esistenti, la sua inclusione non aggiunge un grammo di peso alla moto. Anche l'iniezione dispone di due programmi selezionabili liberamente: quello standard e quello economico, dedicato ad ottimizzare la gestione del carburante per aumentare l'autonomia. Inoltre, in qualsiasi tipo di guida comparirà un indicatore nel quadro comandi che ci dirà se stiamo guidando il veicolo in modo ecologico, ottimizzando i consumi. Un'altra grande novità della GTR riguarda l'ABS che citavamo prima: il K-ACT, un sistema di assistenza alla frenata che agisce da distributore tra la pinza posteriore e quella anteriore destra, rispondendo a programmi complessi che misurano l'intensità con cui si vuole frenare e la velocità alla quale ci muoviamo. Il suo modulo di gestione controlla anche il lavoro del sistema ABS. Si tratta di un'evoluzione del modello inaugurato con la VN 1700 Voyager, ma molto più veloce e più leggero. Dispone di due modalità di funzionamento, la seconda è rivolta a un uso in condizioni delicate o in due ed è un po' più invadente rispetto alla prima, che dà un tocco iniziale molto più diretto, tanto che lavora per noi, ma senza evidenti differenze di sensazioni rispetto a un set convenzionale.
Piccola rivoluzione
Nel quadro comandi ci sono molti cambiamenti, ma la maggior parte sono sottigliezze: la strumentazione è simile a quella nota, ma ora ha indicatori per tutti i nuovi gadget di cui sopra, di temperatura aria esterna o pressione pneumatici, i cui sensori sono inclusi di serie. Il vano portaoggetti, che prima si trovava sul serbatoio, passa sul lato sinistro e ha una chiusura elettromagnetica legata automaticamente al KIPASS, l'accensione tramite tessera di prossimità Kawasaki. L'unica cosa che dobbiamo ricordare è di non portare mai il transponder come portachiavi in quel vano, perché se togliamo il contatto e ci allontaniamo la chiave rimarrà dentro alla stessa moto. Come dicevamo prima, gli specchi sono stati sollevati di circa quattro centimetri, quanto basta per assicurare che si vedrà qualcosa di più dei soli bagagli. Vero è che appaiono nella parte inferiore, ma questo non impedisce la corretta visione posteriore, che rassicura alla guida.
Ora le dita sono molto meglio riparate sia dal freddo che dalla pioggia, come abbiamo potuto vedere di persona. In combinazione con le manopole riscaldate, che dispongono di un reostato ampio e preciso vicino al vano portaoggetti, ci permetteranno di non dover mettere guanti da moschettiere, tranne nei giorni più difficili. E se parliamo di protezione, non possiamo non elogiare la nuova cupola e il carenato laterale riprogettato. Il primo elemento è stato ampliato agli angoli, per cui l'aria raggiunge le spalle molto più dolcemente, visto che sono state create due prese d'aria laterali che evitano che tutte le correnti generate a ritmi alti con la cupola in posizione elevata. Continua a disporre di regolazione millimetrica motorizzata e ora comprende anche quattro posizioni prefissate. Con i miei 172 cm, e accettando che il vento mi avrebbe colpito sul casco, ho trovato particolarmente comodo viaggiare con la cupola in posizione più bassa. Le spalle erano ben protette, di modo che anche i più alti potranno sentirsi al riparo della sua aerodinamica.
Le ginocchia stanno bene, grazie
Non lo dico per le mie articolazioni malconce, ma perché lo sgradevole effetto di calore presente nella carenatura precedente circolare quando ci si fermava o si guidava a bassa velocità, dovuto al fatto che le prese d'aria del radiatore interferivano troppo su ginocchia e polpacci, non esiste più. Quelle uscite sono state sostituite da altre dotate di lamina in stile Ferrari Testarossa, che riescono a estrarre più aria dal motore (cosa che migliora notevolmente il raffreddamento) e a mandarla più lontana dai nostri arti. Tutto questo migliora una macchina che funzionava bene, ma i cui dettagli dovevano essere ripuliti, come si fa con un buon diamante. Se in una gran GT riusciamo a migliorare l'aerodinamica, la sicurezza, le attrezzature e la capacità di carico, è chiaro che il miglioramento è d'insieme.
Ma di riflesso sono migliorate le prestazioni nelle curve lente, unico "ma" della parte ciclistica della precedente GTR, visto che in tratti veloci ha sempre fornito un equilibrio ottimale tra sicurezza e maneggevolezza. Visto che si insiste sul fatto che non esistono cambiamenti in termini di telaio, tranne che per i regolamenti dell'ammortizzatore e il nuovo pneumatico anteriore, pensiamo anche alla possibilità per i precedenti proprietari delle GTR di migliorare le loro moto aggiungendo un po' di precarico e adottando il nuovo Bridgestone BT 021 F U. Chi non ce l'avesse e si fosse deciso per una moto bavarese con valigie, pensi che per un prezzo più basso di quello di base di alcune di loro può avere una Kawasaki molto completa e migliorata.
Lluís Morales