Topic: viaggio estivo 2010: organizzazione viaggio in Islanda  (Read 23140 times)


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« Reply #30 on: 20 December 2009, 13:53:57 PM »
estensione: 103.000 Km²
l'Italia è circa 3 volte più grande
popolazione: 275.000 di abitanti
l'Italia è circa 207.3 volte più popolosa
densità: 3 abitanti per Km²
« Last Edit: 01 January 1970, 02:00:00 AM by Guest »
"Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un solo passo." Lao-Tzû

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« Reply #31 on: 20 December 2009, 13:56:43 PM »
uno dei tanti itinerari trovati in rete:
La Terra Dei Contrasti
Alessandro Tamburini
 
Esplosioni di vita, tra spettacolari fenomeni geologici e inimmaginabili angoli di paradiso


Appena venti milioni d'anni fa, i vulcani fecero emergere dall'oceano un'isoletta priva di vita che in breve tempo divenne luogo di nidificazione per oltre duecento specie d'uccelli e tante altre specie animali fra le quali foche e leoni marini.

L'Islanda, il paese più giovane d'Europa e fra i più studiati al Mondo, è uno dei pochi luoghi del Pianeta dove sia possibile, in ogni momento, "vivere" la costante lotta che mette in contrapposizione le grandi forze della natura. La sua originalità è dovuta alla singolare posizione geografica che la pone sulla "linea di confine" emersa sopra la superficie dell'oceano fra due placche litosferiche, offrendo quindi l'opportunità agli scienziati di osservare direttamente il processo di separazione che allontana la placca nordamericana (ad ovest) da quella eurasiatica (ad est).

Buffo a dirsi ma gli abitanti di Akureyri e quelli di Hofn sono in media più "distanti" di quasi 1.8 cm/anno.

Nonostante il notevole sviluppo economico, l'Islanda offre un ambiente incontaminato, infatti, la popolazione vive in completa armonia con la natura, sfruttando il calore del sottosuolo e l'imponenza dei fiumi per trarne energia (ovviamente pulita).La vegetazione durante il periodo estivo è rigogliosa e variopinta, mentre in inverno tutto viene coperto da uno strato uniforme e bianchissimo di neve. Il paesaggio assume una forma morbida e dolce, interrotta solamente dal vapore delle sorgenti calde. I delicati ecosistemi hanno saputo adattarsi alle varie e singolari condizioni di vita in brevissimo tempo. Si passa rapidamente dalla maestosa forza dell'oceano al verde di fiabesche praterie ove pascola liberamente il famoso cavallo islandese.

I vulcani, che dominano l'isola, sono in continuo combattimento con i ghiacciai. E' difficile immaginare l'impatto di una colata lavica che si getta nell'oceano sprigionando vapori e gas o che addirittura cerca di farsi strada sotto una calotta glaciale. Veramente incredibile la differenza tra le zone vulcaniche, che ricordano un paesaggio quasi lunare, e le zone costiere, quelle dei laghi, piene di fiori e di colori variegati, esaltati dall'originale luce del nord e dal sole di mezzanotte offrendo scenari unici. Emozioni uniche per un viaggio veramente difficile da dimenticare.

PERCORSO
Partenza: Keflavík

Arrivo: Keflavík

Distanza: 1.300 Km

Durata del viaggio: 8 giorni

Mezzo: automobile e bus

Attività: trekking, mountain bike, equitazione, birdwatching, whalewatching, NUOTO, GOLF.


1° tappa

Partenza: Keflavík

Arrivo: Grindavík

Distanza: 25 Km

Tempo di percorrenza: 15/20 minuti

Fondo stradale: asfalto

Mezzo: automobile



Si atterra all'aeroporto internazionale di Keflavík e ci si dirige verso l'ufficio del noleggio auto per prelevare il mezzo precedentemente prenotato. Ci si immette nella strada N°41 che collega Keflavík con la capitale Reykjavík. Il percorso è ben segnalato (come in tutta l'isola), infatti al primo incrocio si gira a destra e si imbocca la N°43 che porta a Grindavík. La strada corre su campi di lava e si è subito colpiti dalla desolazione del paesaggio. Dopo circa 20 km si notano sulla destra, delle colonne di fumo bianco che s'innalzano verso il cielo. Nessun incendio, state solo passando davanti alla famosa Laguna Blu (www.bluelagoon.is), fermatevi per un bagno caldo e curativo, infatti, nelle sue acque calde e azzurre sono disciolti sali e minerali silicei che combattono le malattie della pelle. La laguna è dotata di spogliatoi e di un negozio di souvenir con articoli da regalo e prodotti per la cura del corpo. All'interno della struttura SI TROVA persino una clinica medica ove è possibile sottoporsi a test dermatologici (lun-ven. 10,00/22,00, sab-dom 10,00/20,00 entrata: £.10.000 circa, gratis per gli under 11).

Belli rilassati si risale in auto e si arriva dopo soli 4 Km a Grindavík (www.grindavik.is). Questa cittadina costiera, di circa duemila abitanti, è una tipica comunità di pescatori e offre la possibilità di percepire la calma islandese cullata dalle onde dell'Oceano. E' provvista di piscina (lun-ven 07,00/21,00, sab-dom. 9,00/17,00, entrata: £.5.000), campeggio gratuito, ristoranti, banca, benzinaio e campo da golf. Lungo la strada principale è situato il supermercato e un posto di ristoro dove è possibile rifocillarsi con hotdog bolliti contornati da cipolla e salse varie, panini e gelato.

Non ci sono hotel per cui si deve alloggiare in guesthouse. In camera doppia senza servizi privati, bed & breakfast, i prezzi si aggirano intorno a £.90.000 a persona (suppl. singola £.40.000), oppure in formula sleeping-bed, dormendo su un normale letto ma con il proprio sacco a pelo (£.40.000 solo pernottamento, prima colazione a £.20/25.000). Tutte le guesthouse hanno l'uso cucina per cui, per risparmiare, potete prepararvi la cena e la colazione dopo aver fatto la spesa al supermercato.

Per quanto riguarda la vita notturna, non ci sono locali, per cui approfittatene per leggere un buon libro o per stare coi vostri compagni di viaggio. Se non riuscite a dormire con la luce, portatevi una mascherina da viaggio perché in estate ci sono 22 ore di sole. In pratica il sole scende sotto l'orizzonte per sole 2 ore rendendo la notte abbastanza luminosa.



2° tappa



Partenza: Grindavík

Arrivo: Geysir

Distanza: 150 Km

Tempo di percorrenza: 5 ore e mezzo

Fondo stradale: asfalto/sterrato

Mezzo: automobile



Da Grindavík, vale la pena godersi la strada che costeggia la zona sud della penisola di Reykjanes. Dopo pochi chilometri il fondo diventa sterrato e si deve procedere con prudenza. Durante la prima parte della tappa, sarete accompagnati dallo sciabordio delle onde che, rompendosi SUGLI scogli vulcanici, lanciano schizzi di spuma bianchissima in tutte le direzioni. Il paesaggio assume subito un aspetto vivace che va dalla costa frastagliata e ricca d'uccelli ai verdi prati ricchi di fiori profumati. Dopo 24 Km, incontrate la strada N°42 e girate a sinistra per il "punto caldo" Krisuvík. Vi accorgerete di esserci arrivati notando alla vostra sinistra una colonna di vapore bianco prodotta da un geyser continuo e alla vostra destra da gigantesche pozze di fango bollente che ricordano paesaggi danteschi. Nell'ampio parcheggio SI TROVA un "infopoint" in cui ci si può informare sulle caratteristiche del luogo. Successivamente tornate, per pochi chilometri, sui vostri passi e seguite la costa fino alla strada N°38, dove svoltando a destra arriverete alla città di Þorlakshöfn l'unica dove è possibile imbarcarsi sul traghetto che collega l'Islanda alle isole Vestmannaeyjar. Continuando dritto arrivate alla N°1 che vi conduce fino a Hveragerdi, o alternativamente la N°42 verso nord che si collega alla N°41, passando per Reykjavík (www.rvk.is) e collegandosi alla mitica N°1. Il tragitto è più veloce ma si allunga di una ventina di Km.

Se avete guidato con calma, siete arrivati a Hveragerdi per l'ora di pranzo. Questa cittadina di 1.500 abitanti, sopravvive grazie allo sfruttamento dell'energia geotermica, infatti nelle sue serre viene prodotta la maggior parte dei vegetali islandesi comprese banane, fragole e altri frutti tropicali. Vale la pena fare una visitina alla serra di Eden. La zona ospita anche una clinica dove si effettuano cure termali e fangoterapia gestita dall'Associazione islandese di neuropatia.

Dopo il pranzo, ripartite lungo la "Ring Road" e dopo circa 15 Km, dovete girare a sinistra e imboccare la N°5 seguendo le indicazioni per il parco naturale di Þingvellir (pianura del parlamento). Dopo 25 Km prendete la N°35 fino alla cittadina di Geysir o optate per la strada N°37 che allunga il percorso di qualche km ma vi permetterà una sosta al lago Þingvallavatn. Geysir è la zona dove le acque ribollono e lo Strokkur (la zangola) "sbuffa" il suo getto imponente di vapore. La zona, per prudenza, è stata recintata a scapito dell'effetto meravigliosamente spontaneo della natura. Qui risiede il grande geyser dal quale prendono il nome tutti i geyser del Mondo. Inattivo da alcuni anni, il grande geyser viene attivato, artificialmente, una volta all'anno in occasione della festa dell'indipendenza e il suo getto d'acqua può arrivare anche ad un'altezza di 60 m. A nove chilometri seguendo la strada N°35 si trova la suggestiva cascata Gullfoss (cascata d'oro) di 32 m di dislivello. Il sentiero che parte dal parcheggio arriva fino sopra la cascata ove è possibile ammirarla in tutta la sua potenza e farsi una bella doccia dalla nube d'acqua che si leva verso l'alto e che nelle giornate di sole provoca il classico arcobaleno. Nel parcheggio trovate una targa che ricorda Sigridur Tomasdottir; la storia narra che quando si progettò la costruzione di una centrale idroelettrica sul luogo, col conseguente innalzamento di una diga, Sigridur andò a Reykjavík a protestare contro il governo minacciando di gettarsi nella cascata se i lavori avessero avuto inizio. Il governo allora acquistò la cascata e la trasformò in monumento nazionale.





3° tappa



Partenza: Geysir

Arrivo: Leirubakki

Distanza: 160 Km

Tempo di percorrenza: 5 ore e mezza

Fondo stradale: asfalto/sterrato

Mezzo: automobile



La caratteristica principale di questa tappa è l'attraversamento della grande pianura mediana ove scorrono due fra i più grandi fiumi di origine glaciale dell'isola, il Hvita e il Þjorsa. Dopo essersi diretti verso la cascata Gullfoss, si prende la N°30 verso sud, dopo circa 30 km si deve girare a sinistra e imboccare la N°32. Avete appena lasciato la valle del Hvita e state entrando in quella del Þjorsa. Il fondo stradale si alterna da asfalto a sterrato per svariate volte e bisogna ridurre la velocità per evitare di sbandare pericolosamente. Durante il tragitto attraverserete molti ponti da dove è possibile ammirare tutta la potenza e l'imponenza dei fiumi islandesi. Da circa metà del percorso in poi il fondo stradale rimane sterrato fino a destinazione. Arrivati al termine della N°32, si deve rallentare bruscamente, fino a quasi fermarsi, per affrontare una curva a gomito verso destra ed immettersi nella N°26. In questa zona, il tipo di vulcanismo acido, ha cosparso il terreno di pomice bianca e il paesaggio assume forti contrasti di colore, con il nero dei vulcani in contrapposizione al verde dei prati che affiancano il fiume. A 11 Km, sulla sinistra si imbocca una facile e divertente pista che corre sulle scorie del vulcano Hekla (l'incappucciato). In questa zona, fra le più attive d'Islanda, il paesaggio cambia gradualmente passando dal bianco delle pomici al nero delle scorie vulcaniche e si ha subito la sensazione di essere finiti sulla luna. Dopo 10 Km, si incontra il cartello azzurro con la scritta Hekla, indicante il punto di svolta per raggiungere le sue pendici ed ammirare la vallata sottostante. Tempo permettendo, si può percorrere a piedi il sentiero che risale il fianco del vulcano fino ad arrivare sulla sua sommità coperta di nubi e quasi perennemente innevata. Tempo di percorrenza quattro ore circa. Se la giornata è bella si può stare tranquillamente in maniche corte e sdraiarsi su una colata a prendere la tintarella ascoltando della buona musica, oppure contemplando il silenzio del vento. Dopo esservi illuminati d'immenso, potete ritornare sui vostri passi riprendendo la N°26 e, dopo circa 15 chilometri, arrivare presso la bellissima guesthouse di Leirubakki. Essa è provvista di sauna e di 2 vasche idromassaggio esterne, con l'acqua a 40 C°. Mentre si rilassano corpo e mente nelle calde acque delle vasche, si è cullati dalla dolce e fresca brezza e dalla vista del vulcano. Presso Leirubakki è possibile affittare cavalli per farsi un bel giretto immersi nella natura e anche mountain-bike. Si può alloggiare sia in formula tradizionale che in formula sleeping-bed e consumare gli ottimi pasti cucinati in loco, oppure usufruire gratuitamente dell'uso cucina. C'è anche il benzinaio con un piccolo market E IL CAMPEGGIO
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« Reply #32 on: 20 December 2009, 13:56:58 PM »
4° tappa



Partenza: Leirubakki

Arrivo: Leirubakki

Distanza: 130 Km

Tempo di percorrenza: 8 ore

Fondo stradale: sterrato

Mezzo: automobile



Escursione da Leirubakki, con l'auto alleggerita per la mancanza dei bagagli, percorrendo la stessa strada della tappa precedente in direzione nord. Dopo 34 Km GIRATE a destra e PRENDETE la F208 che costeggia il meraviglioso lago Hrauneyjalon. Vi state avvicinando alla linea (rift) che divide la placca nordamericana da quella eurasiatica e quindi durante l'arco di tutta la tappa vi trovate in una delle parti più attive d'Islanda con eruzioni vulcaniche recenti e vapori che s'innalzano un po' dappertutto. E' sicuramente una delle zone più variopinte e affascinanti dell'isola "dove le montagne sono colorate". Si passa dal nero delle scorie vulcaniche al giallo dello zolfo al verde dei muschi al rosso dei minerali ferrosi al bianco dei nevai. Il paesaggio è in continua mutazione e l'azione delle acque rende il tutto morbido e armonioso. La strada non presenta particolari difficoltà, anzi, rende la guida divertente ed eccitante. Arrivati a Landmannalaugar, (nel centro del rift), dovete lasciare l'auto circa 100 m prima del parcheggio ufficiale perché il mezzo non è in grado di affrontare un guado particolarmente profondo, (nessun problema per le 4x4). Appena scesi dall'auto, assicuratevi di aver preso il costume e l'accappatoio perché dopo pochi metri, alla vostra destra c'è un piccolo laghetto di acqua limpida e calda formatosi sotto una grande colata d'ossidiana. Nell'aria si respira da subito una sensazione di grande calma e tranquillità. La natura è davvero la padrona di casa. Non ci sono spogliatoi né tantomeno cabine e ci si deve cambiare all'aperto sopra una piccola piattaforma di legno costruita appositamente. La temperatura dell'acqua varia da zona a zona passando da acque relativamente tiepide a punti dove solo i più coraggiosi si immergono. L'area è dotata di tavoli in legno per consumare il pranzo. VI SONO ANCHE UN RIFUGIO OVE E' POSSIBILE DORMIRE CON SACCO A PELO E UN CAMPEGGIO LIBERO. A ridosso del laghetto, parte il sentiero che si inerpica sulla grande colata, risalendo fino alla sua origine. Durante il cammino si scorgono angoli di paradiso inimmaginabili e improvvisi, valli fiorite, cascate lontane, muschi morbidissimi. Dopo circa un'ora di cammino si vede la fumarola che domina la vallata. Ancora mezz'ora e siete arrivati. Da lassù il laghetto d'acqua sembra una pozzanghera immersa nel verde. Le fotografie sono di routine. Tutt'intorno vige un paesaggio multicolore e fumante, sembra davvero di essere su un altro pianeta.



5° tappa



Partenza: Leirubakki

Arrivo: Kirkjubaejarklaustur

Distanza: 240 Km

Tempo di percorrenza: 6 ore e mezzo

Fondo stradale: asfalto

Mezzo: automobile



Dopo aver fatto un'abbondante colazione e aver caricato i bagagli sulla macchina, si parte percorrendo la strada N°26 in direzione della costa sud. Per 40 Km sarete accompagnati da verdi praterie dove pascolano greggi di pecore, mucche e cavalli. Arrivati all'incrocio con la "ring road" N°1, girate a sinistra per la cittadina di Hella. Proseguendo, incontrerete sulla sinistra, la cascata Seljalandsfoss dove è d'obbligo una sosta per fare il giro dietro di essa, rischiando una doccia gratuita. A pochi chilometri, si trova la cittadina di Skógar. Qui risiede il museo del folklore che viene gestito dall'ormai conosciutissimo Thordur Tomasson. Il museo, oltre che una collezione di oltre seimila pezzi, ospita svariati modelli di abitazioni storiche. Skógar è altresì famosa per la sua ripida cascata alta ben 60 m. Visibile dalla strada, Skógafoss è particolarmente fotogenica e frequentata dai turisti. La sua bellezza e semplicità la rende regina incontrastata delle cartoline. In seguito vi attende Vík, questo paesino di 400 abitanti offre l'opportunità di fare una passeggiata lungo il litorale di sabbia rigorosamente nera. Ad un'estremità della spiaggia si innalza la Reynisdrangur, una formazione rocciosa a picco sul mare CON ARCO NATURALE circondata da migliaia di uccelli fracassoni. Fra le tante specie, sono da menzionare la Rondine di mare e la Pulcinella di mare; attenzione ai bombardamenti dall'alto. All'interno della stazione di servizio, si trova un bar-ristorantino e un negozio di souvenir dove si possono ACQUISTARE maglioni di ottima fattura a prezzi molto vantaggiosi. Dopo aver percorso circa 70 Km si entra nella pianura alluvionale Mýrdalssandur. Al suo interno si trova la più grande colata lavica prodotta da una singola eruzione al Mondo. Nel 1783 il vulcano Laki, in 10 mesi, eruttò 30 miliardi di tonnellate di lava e una quantità di acido solforico pari a 90 miliardi di tonnellate. Intere comunità furono spazzate via e la nube che si alzò nell'atmosfera, provocò la morte di un quinto della popolazione islandese e metà di quella animale. KIRKJUBAEJARKLAUSTUR, oggi è un piccolo centro di soli 300 abitanti. E' conosciuta soprattutto per l'hotel Edda, molto curato, elegante, versatile, poco caro e dotato di piscina. Il centro è anche provvisto di stazione di servizio, bar, piccolo supermercato, banca e ufficio postale. E' anche possibile affittare mountain-bike e farsi un giro panoramico della zona circondata da verdi prati e, non lontano, sono visibili degli pseudocrateri ottimi da fotografare.

Da poco più a sud di Klaustur (CHIOSTRO) parte la strada TOLTO "N°"F206 che conduce fino alla sommità del cratere di Laki. Da lassù si gode un panorama che permette di ammirare contemporaneamente il Mýrdalsjökull e il Vatnajökull. La strada è particolarmente impegnativa e scabra, essendo riservata solo ad automezzi 4x4; è comunque possibile accedervi tramite escursioni giornaliere a bordo di speciali pullman fuoristrada.





6° tappa



Partenza: Kirkjubaejarklaustur

Arrivo: Kirkjubaejarklaustur

Distanza: 250 km

Tempo di percorrenza: 5 ore

Fondo stradale: asfalto

Mezzo: automobile



Dalla "porta" del sud-est la strada segue perennemente la costa e il paesaggio si riempie di decine di piccole cascate, che si formano dallo scioglimento dei ghiacci sovrastanti. E' molto probabile scorgere tanti piccoli arcobaleni allineati fra loro. Qui si trova la fattoria di Nupsstadur che vanta una delle più belle ed affascinanti chiese del diciassettesimo secolo all'interno della quale si trova un antico harmonium tuttora funzionante. Dopo pochi chilometri entrate nel più grande sandur del sud, infatti la Skeidararsandur è una gigantesca pianura alluvionale formata da detriti glaciali e fluviali. Il 5 novembre 1996 vi si riversarono milioni di metri cubi d'acqua mischiata a detriti (jökullhlaup). L'inondazione, CAUSATA DALL'ERUZIONE SUB-GLACIALE DEL VULCANO GRIMSVOTN, fu talmente violenta e improvvisa che distrusse tutto quello che si trovava lungo il suo cammino, ponti, strada e pali dell'elettricità. Le migliaia di iceberg che furono trasportati a valle, vi sostarono per sei mesi, rendendo la zona particolarmente surreale.

Fortunatamente non ci furono morti perché in quella zona non ci sono centri abitati. Al termine della pianura, si trova il Parco Nazionale di Skaftafell con un'estensione di ben 1.600 Kmq. Il centro informazioni si trova vicino al parcheggio del campeggio. Da qui è possibile intraprendere numerose escursioni di diverse difficoltà. In circa mezz'ora di cammino, si può arrivare alla lingua dello Skaftafelljökull ed arrampicarsi sul ghiaccio, dal colore grigiastro provocato dal detrito eroso a monte. Un altro sentiero di un'oretta conduce alla Svartifoss, una bellissima cascata immersa nel verde TOLTO "DELLA ZONA" e caratterizzata dall'originale coreografia dei basalti colonnari, ne vale una visita. Volendo, si può proseguire il sentiero che arriva fino alla vetta dello Sjonarsker e godersi il panorama straordinario e incantato che offre questo posto. Da lassù si ha la sensazione di dominare tutta l'Islanda e l'orizzonte è davvero sconfinato.

Dopo il Parco Nazionale, la strada si avvicina alla costa e sul lato sinistro scendono dal ghiacciaio più grande d'Europa decine di morene che nel passato arrivavano a toccare il mare. Sulla spiaggia, alla vostra destra, nidifica lo Stercorario, un uccello di medie dimensioni che si lascia fotografare tranquillamente da pochi metri, ma non abusatene, non esita ad attaccarvi se vi avvicinate al suo nido. Proseguendo, arriverete in uno dei luoghi più fotografati e suggestivi dell'isola, la laguna glaciale Jökullsarlón. La gigantesca morena Breiðamerkurjökull, con il suo costante ritiro, ha formato un vero e proprio lago all'interno del quale galleggiano centinaia di iceberg che continuamente si staccano dal fronte della lingua. I detriti, accumulati nel tempo, hanno formato una diga naturale che impedisce l'afflusso degli iceberg e dell'acqua verso il mare. Infatti per attraversare la piccola strettoia che sbocca, dopo pochi metri, nell'oceano devono attendere il loro parziale scioglimento. Di anno in anno la laguna è sempre più grande e gli islandesi hanno attuato la possibilità di fare un'escursione guidata fra gli imponenti iceberg a bordo di barche e di mezzi anfibi. Con £.30.000 si passa un'ora divertente e istruttiva ed è facile essere accompagnati da foche che seguono incuriosite il mezzo galleggiante. Potete assaggiare ottimi piatti locali ed acquistare souvenir presso il punto di ristoro a fianco il parcheggio. A pochi metri dalla laguna, attraversando la strada, si arriva alla spiaggia. Tante persone ne approfittano per fare una passeggiata, cullati dal rumore delle onde; fermandosi a guardare l'oceano, è facile avvistare grossi cetacei che escono dall'acqua e poi vi rientrano con un tuffo. Ritorno a Kirkjubaejarklaustur per la stessa strada.





7° tappa



Partenza: Kirkjubaejarklaustur

Arrivo: Reykjavík

Distanza: 280 Km

Tempo di percorrenza: 5 ore

Fondo stradale: asfalto

Mezzo: automobile



La tappa più lunga dell'itinerario è quella che ci riporta tutto d'un fiato a Reykjavík: pressappoco sulla strada percorsa all'andata, si svolge tutta lungo la N°1, che percorre il giro intero dell'isola, e ci si può permettere, se lo si desidera, di accelerare sulla media. Reykjavík (baia fumosa), è anche famosa per la mitica nightlife e non è consigliato perdersi un'esperienza simile. Tornando verso la capitale più a nord del mondo, vale la pena fare una piccola deviazione all'altezza di Selfoss ed imboccare, sulla sinistra, la N°34 che, dopo 13 km, conduce al piccolo villaggio di Eyrarbakki. Situato su una spiaggia di sabbia nera, vanta pittoreschi edifici risalenti al diciottesimo secolo ed un museo marittimo di recente costruzione. In alternativa alla N°1, potete percorrere la N°34, che permette di ammirare l'affascinante costa, e successivamente prendere la N°39, accorciando il tragitto di 10 Km ma adottando un'andatura più lenta. Man mano che si procede verso la capitale potete notare l'aumento costante del traffico (sempre molto scorrevole), e quando entrate nella sua periferia dovete stare attenti a leggere bene i cartelli per non perdervi. Dopo aver consegnato l'automobile, potete iniziare a girare a piedi per le zone del centro e dedicarvi alla visita di negozi e varie curiosità. Se avete intenzione di andare fuori a cena, non avete che l'imbarazzo della scelta, la città offre un gran numero di ristoranti dove gustare le più svariate specialità gastronomiche. Sono principalmente situati lungo le vie più importanti del centro, Laugavegur (strada delle pozze), Austurstræti, Hafnarstræti (via del porto), Lækjargata (via del ruscello) e loro traverse. Potete gustare piatti a base di balena, foca e Pulcinella di mare, oppure optare per locali italiani, cinesi, tailandesi, greci, arabi oppure mangiare un hamburger al McDonald. I prezzi partono da un minimo di £.40.000 fino ad arrivare a cifre esorbitanti per gli amanti del vino. Reykjavík è una delle città più pulite e civili del Mondo. Immersa nel verde e avvolta da milioni di fiori, non conosce né ingorghi né tantomeno smog e gli episodi di violenza sono rarissimi. Passeggiare per le sue vie è rilassante e gradevole, tutti i locali sono curati nei minimi particolari e gli islandesi sono sempre disponibili per ogni tipo d'informazione. Ma il venerdì sera succede qualcosa. Centinaia di ragazzi e ragazze si riversano IN "downtown", sia a piedi che in automobile, urlando, ridendo, cantando e ballando mentre le auto, bloccate in fila, suonano il clacson e alzano gli stereo a tutto volume. Le bottiglie di plastica di coca-cola vengono riempite di Klaravin, un distillato di acquavite locale molto potente, mentre la birra scorre ovunque. Tutto questo è il runtur (circuito). I giovani non limitano la loro sfrenatezza notturna al solo periodo estivo, ma sfidano le peggiori condizioni invernali pur di mantenere viva la tradizione; infatti, nonni e bisnonni, si sono incontrati e innamorati proprio durante un romantico venerdì sera degli anni venti. Mentre vi fate strada tra la folla, cercando di evitare i cocci di bottiglia e i ragazzi stesi per terra, potreste sentire una vetrina che va in frantumi, non cercate di dare un senso logico a tutto questo ma unitevi a loro. Alcuni locali in cui vale la pena fare una consumazione sono il Berlin, il Cafè Romance, il Duus Huts, l'Ammu Lu, il Fogetinn, il Glaumbar, il Pulsin, il Dubliner e l'Hard Rock Cafè. UNA BIRRA PICCOLA COSTA £.12.000





8° tappa



Partenza: Reykjavík

Arrivo: Keflavík

Distanza: 50 Km

Tempo: 40 minuti

Fondo stradale: asfalto

Mezzo: flybus





Il centro di Reykjavík, sorge intorno al grazioso laghetto (Tjornin), all'interno del parco dove risiedono numerose specie di anatre e uccelli. Il vecchio quartiere residenziale vanta molti edifici risalenti all'inizio del secolo fra i quali la cattedrale luterana e lo Stjornarradid, che, costruito come prigione, oggi ospita gli uffici del Presidente e del Primo Ministro. Sempre nei pressi del lago, si trovano il "Vulcano Show" dove vengono giornalmente proiettati film, in diverse lingue, sulla storia eruttiva d'Islanda, la Galleria d'Arte Nazionale d'Islanda, la music tower e l'ufficio informazioni dove trovate tutte le notizie che volete. Passeggiando per la Lœkjargata si arriva nel cuore del centro e, girando i suoi dintorni, si possono scoprire tanti bei negozi con i più svariati generi di mercanzie. La Laugavegur è una delle vie più vecchie e frequentate dai turisti, da essa si dirama la Skolavordurstigur che sale fino all maestosa chiesa di Hallgrims che domina la città. Una funzionale e chiara rete di autobus collega rapidamente ogni parte della città. Reykjavík è ovviamente dotata di una grande piscina riscaldata che si trova presso l'Ostello della Gioventù e il campeggio nella Laugardalur (via delle sorgenti calde). Il complesso è composto da due grandi piscine, vasche idromassaggio, pozzi d'acqua calda, sauna e solarium (lun-ven 7,00/20,30 sab-dom 8,00/17,30 entrata £.5.000). I musei aumentano le alternative di visita alla capitale. L'Asmundur Sveinsson mostra le opere di uno dei più grandi scultori islandesi che si è ispirato alle saghe, al folklore a alla vita quotidiana. Il museo Einar Jonsson contiene una collezione di sculture rappresentanti forme umane classiche miste a simboli tratti dalla mitologia vichinga, greca e orientale. Il Museo di Storia Naturale espone campioni geologici, naturalistici, zoologici oltre a tanto materiale illustrativo. Il Museo Nazionale, fondato nel 1863, ospita vari oggetti che vanno dall'epoca dell'insediamento ai giorni nostri. La Galleria Nazionale espone la collezione più ampia di arte islandese. Il Museo Marittimo mostra oggetti artigianali di varie epoche dell'industria ittica. Dopo aver prelevato i bagagli, vi avviate presso una delle tante fermate del flybus per recarvi all'aeroporto internazionale di Keflavík. Il trasferimento dura circa 40 minuti e viene effettuato due ore prima ogni partenza di volo.





COMMENTO



Il percorso descritto è stato realizzato in sette giorni in automobile. Le possibilità di diluire le varie tappe e aggiungere ulteriori escursioni e visite sono praticamente infinite. Chi volesse aumentare la durata della vacanza, potrebbe dedicare maggiore spazio ai numerosi percorsi trekking, soprattutto all'interno del Parco Nazionale di Skaftafell e nella zona di Landmannalaugar. Compiere un bel percorso naturalistico in mountain bike o a cavallo. Un'altra valida variante, è la visita con pernottamento alle isole Vestmannaeyjar, passando una giornata in compagnia del vulcano Eldfell nell'isola di Heimaey dove risiede la più grande colonia di Pulcinelle di mare. Chi invece è interessato alle svariate attività culturali, può soggiornare qualche giorno a Reykjavík e partecipare alle numerose iniziative che la città propone oppure aderire ai mini-tours GIORNALIERI in AUTObus nei suoi dintorni.





Il presente percorso, completo di immagini e cartine, lo trovate sul nr.1 (giugno '99) di Marcopolo Guida Viaggi, la rivista del turismo intelliGENTE, in edicola a L. 5.000; richiedila al tuo edicolante di fiducia. Per abbonamenti (L. 48.000 - 12 numeri) ed arretrati (L. 9.000 cad.) spedisci l'apposito coupon nelle ultime pagine della rivista allegando la ricevuta di versamento postale.

Marcopolo Guida Viaggi: percorsi di viaggio PENSATI, VISSUTI e RACCONTATI da Voi Viaggiatori. E mail: marcopologv@libero.it
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« Reply #33 on: 20 December 2009, 22:08:48 PM »
Lunedì 28 ritiro la mia adventur nuova di pacca e sarò pronto per questa spettacolare avventura!
Purtroppo in buon Gianfranco si dovrà rassegnare al fatto che avrò una moto migliore della sua, ma se vuole posso tranquillamente dargli un passaggio!  ;D  ;D  ;D
Salutamu carusi!
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panda

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« Reply #34 on: 27 December 2009, 15:29:53 PM »
..........domenica con susty e praga abbiamo ipotizzato ad una variante al progetto islanda 2010

partenza da roma / milano in aereo

noleggio moto da enduro in islanda

ritorno para avion...!

si eviterebbero i 5 giorni di nave, no pensieri di moto, no pensieri di eventuali traghetti mancati ecc ecc

pensiamoci....le ferie sono brevi...e 5 giorni di nave sono tanti

baciamo le mani
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« Reply #35 on: 27 December 2009, 21:18:39 PM »
mi avete fatto comprare 15000 euro soldi di moto per poi dirmi che le affittiamo li in Islanda?!?
Curusi m'ha che facemu babbiamo?!?  ;D  ;D  ;D
Scherzi a parte, l'idea non sarebbe malvagia, ma a occhio e croce vi siete fatti un'idea di quanto ammonterebbe la spesa scegliendo questa opzione?
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panda

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« Reply #36 on: 28 December 2009, 13:08:59 PM »
milano - reykjavik (scalo copenaghen)
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reykjavik - milano (scalo copenaghen)

circa 600 euro
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Offline susty

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« Reply #37 on: 28 December 2009, 18:57:19 PM »
Ultime informazioni sui traghetti...se partiamo di martedi'in due giorni siamo in islanda bypassando le Faroer e il traghetto di ritorno c'e' ogni settimana.Parte da hanstholm il martedi' mattina alle 11.00 e arriva in Islanda alle 9 di giovedi'.per i costi considerando una cabina interna da 4 costa 107 + 201 la moto +il costo della cabina che viene 340 diviso 4 persone ..........quindi 388 solo andata per un totale andata ritorno di 776 andata ritorno per persona e moto......L'agenzia a cui mi sono rivolto http://www.vikingline.it/tra_contatti.htm  chiede 40 euro per la pratica...quindi 10 euro a testa...... ;)
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Offline king

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« Reply #38 on: 28 December 2009, 19:52:04 PM »
io nn sono convinto del viaggio in aereo fino in islanda... il viaggio per me inizia quando apro il garage e accendo la mia moto carica come una "ciuccia", finisce quando rientrato nel garage dopo tanti km spengo il sound che mi ha accompagnato per l'ennesima volta fuori porta ed anche a motore spento ancora sento lo scoppiettio del motore nella mia testa
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panda

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« Reply #39 on: 29 December 2009, 13:14:54 PM »
il passaggio di martedi è l'unica opzione

cazz c'hamu i fari 5 giorni in nave ??
se si arriva la domenica a copenaghen abbiamo il tempo di vedere la città , cambiare le gomme il lunedi mattina e farci due birre vicino la sirenetta ;)

ciò significa partire il venerdi mattina per essere li la domenica

lamezia - confine austriaco
confine austriaco - tappa germania
tappa germania - copenaghen


imho ovviamente
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Offline king

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« Reply #40 on: 29 December 2009, 20:52:57 PM »
se dobbiamo fare tappa a copenaghen e facciamo tappa a confine possiamo essere in danimarca la seconda notte:
 lamezia - copenaghen sono 2410km, se la tappa si fa a 1200 km circa ci siamo  (Innsbruck sono 1321 mentre Bressanone 1241), considera che se saliamo da rostock bisogna prendere altra nave che impiega mi pare un pò più di un paio d'ore quindi si può riposare un pò.

io comunque andrei diretto al traghetto per l'islanda ed i giretti di contorno li lascerei per il ritorno

In My Humble Opinion  ;D
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panda

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« Reply #41 on: 29 December 2009, 21:03:50 PM »
e na vota ca ci simu ni facimu nu giru ;D

noi sappiamo che il martedi mattina si parte col traghetto e che dobbiamo avere le tassellate gia montate....!

o no ?
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Offline king

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« Reply #42 on: 29 December 2009, 21:22:50 PM »
dici tu partiamo di sabato, arriviamo a copenaghen domenica sera, lunedì appuntamento dal gommista, giro turistico, siretta, tivoli e anderson, centro etc fino a martedì.

come volete io sarei partito dritto al sodo anche perchè conosco già copenaghen e magari se proprio devo vedere una città già vista andrei una per me più interessantee quindi avrei cambiato il ritorno passando per qualche altra città. comunque mi adatto al gruppo, basta che si viaggia in moto
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panda

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« Reply #43 on: 29 December 2009, 21:38:22 PM »
Quote
partiamo di sabato, arriviamo a copenaghen domenica sera, lunedì appuntamento dal gommista, giro turistico, siretta, tivoli e anderson, centro etc fino a martedì.
 

esaaaaaaaaatto

poi al ritono ci fermiamo dove ci capita :)

l'unica accortezza è riuscire a fare copenaghen - hanstolm (290km) entro le 10.00 di mattina, alle 11.00 parte la nave.
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panda

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« Reply #44 on: 29 December 2009, 23:04:45 PM »
Quando partire
Visitate l’Islanda da giugno sino alla metà di agosto e non oltre perché dal 15 agosto alberghi, ostelli e campeggi chiudono e gli autobus sospendono il servizio e le attività turistiche e ricettive del Paese cominciano il lungo letargo invernale.
 
merda
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